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al testo di Annalisa Scialpi
Una mattina al bar
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Il giallo mi turba, oggi, come la noia, vecchia strega nuda d'asfalti. Cade il corpo, simulacro di carne. Il Caos primordiale ha sapore di lattine agli angoli e fiumi di piscio e cicche nelle piante. La gioia è provvisoria come uno sbuffo di calce e le chiacchiere inutili lasciano, tuttavia, un aroma nel vento; scoprono la luce di altri ventricoli lunari.
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Salvatore Pizzo
- 15/08/2023 02:26:00
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Mi ci riconosco molto in questi tuoi versi, mia cara Annalisa. Mi dicono molto delle notti e delle albe dalle mie parti. Quando la movida va in dissolvenza, lasciandosi appresso residui di vomito, bottiglie frantumate, bicchieri interrotti, lezzo di piscio e lordure varie...
"La gioia è provvisoria come uno sbuffo di calce e le chiacchiere inutili lasciano, tuttavia, un aroma nel vento;"
Così ancora risuona al mattino laria. Un caro saluto e grazie con laugurio per una festività serena.
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Vincenzo Corsaro
- 09/08/2023 18:26:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
Sembra una mattina da tregenda per come la descrivi, ma penso che più o meno si assomiglino tutte, un bailamme di gente e voci. Credo anche che tutto ciò serva per darsi una carica per chi deve andare a lavorare, ma è anche un ritrovo per chi non ha niente da fare e ci da dentro con taglio e cucito. Però la chiusa è bella perché in fondo quelle voci "lasciano, tuttavia, un aroma nel vento." Ciao e grazie a te :)
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